La violenza è sempre più diffusa anche nelle relazioni intime e può lasciare cicatrici invisibili, che incidono la qualità di vita delle vittime per anni, se non per tutta la vita – purtroppo. In questo articolo, esploreremo le varie tipologie di violenza domestica, i segnali di avvertimento e il ruolo cruciale che la psicoterapia può svolgere nel percorso di guarigione dagli abusi.
Tipologie di violenza domestica
La violenza domestica è un pattern di comportamento abusivo che può emergere all’interno di relazioni intime o familiari a causa di molteplici fattori, come problemi di salute mentale dell’aggressore e norme culturali che “giustificano” l’utilizzo di violenza all’interno delle mura di casa.
Partner, genitori, figli, fratelli, sorelle o ex partner possono esercitare violenza in varie forme, tra cui:
- violenza fisica, che include atti di forza fisica come colpi, spinte, calci o strangolamenti con conseguenze che vanno dalle lesioni gravi fino alla morte della vittima;
- violenza verbale e psicologica, caratterizzata da minacce, insulti, umiliazioni e manipolazioni emotive, che danneggiano profondamente l’autostima della vittima;
- violenza sessuale, come stupro, abusi sessuali e coercizione sessuale;
- violenza economica, che si verifica quando il partner controlla o limita l’accesso alle risorse finanziarie della vittima, rendendola dipendente e vulnerabile;
- violenza digitale, ovvero l’utilizzo abusivo degli strumenti tecnologici per minacciare, intimidire o controllare la vittima.
Segnali di violenza domestica
La “violenza domestica” è una condizione non facile da definire e individuare poioché le vittime spesso tendono a nascondere o minimizzare gli abusi subiti.
Tuttavia, alcuni segnali possono aiutare a riconoscere se una persona cara ne è vittima:
- presenza di lividi, tagli o altre lesioni fisiche senza una spiegazione plausibile;
- cambiamenti improvvisi di umore o comportamento e tendenza all’ansia, depressione o isolamento sociale;
- disturbi dell’alimentazione o del sonno;
- paura o nervosismo intorno al partner o a un familiare;
- controllo eccessivo da parte del partner o di un familiare sulle attività della vittima, compresi i contatti con gli amici e la famiglia;
- dipendenza finanziaria dal partner o da un familiare.
Conseguenze psicologiche della violenza domestica
La violenza domestica può avere conseguenze, spesso gravi, sulla salute mentale di chi la subisce.
Innanzitutto, le vittime di abusi possono sperimentare alti livelli di ansia e depressione e sviluppare quindi un disturbo da stress post-traumatico (PTSD), che si presenta con sintomi quali flashback, incubi ed evitamento di situazioni che ricordano l’esperienza traumatica.
Inoltre, la violenza domestica può sia minare l’autostima e la fiducia in sé sia la fiducia verso gli altri, portando a maggiori difficoltà nell’instaurare e mantenere relazioni sane con coetanei, familiari e figure autoritarie.
Infine, alcune vittime di violenza possono sviluppare comportamenti autodistruttivi, come l’abuso di sostanze, l’autolesionismo o l’isolamento sociale, oppure possono avere difficoltà a perseguire i propri obiettivi personali in maniera autonoma.
Il ruolo della psicoterapia nella violenza domestica
La psicoterapia svolge un ruolo determinante sia nel supporto delle vittime di violenza domestica sia nella rieducazione dell’abusante. Lo psicologo psicoterapeuta è in grado di fornire un sostegno determinante alla gestione della situazione.
Da una parte, lo psicoterapeuta può fornire un supporto emotivo per le vittime che consente loro di elaborare i traumi e costruire una maggiore fiducia in sé stessi. Con la terapia, chi subisce violenza può imparare a gestire lo stress, l’ansia e altre reazioni emotive connesse all’abuso, migliorando così la propria capacità di affrontare le sfide quotidiane.
Inoltre, confrontandosi con lo psicoterapeuta, le vittime di violenza possono arrivare a comprendere i modelli di comportamento che li hanno indotti nelle situazioni di abuso e sviluppare gli strumenti necessari per evitare situazioni simili in futuro.
D’altro canto, la psicoterapia permette all’abusante di esplorare e affrontare le cause profonde del proprio comportamento violento e sviluppare delle strategie di autocontrollo, fondamentali per costruire relazioni interpersonali rispettose.