Cos’è che porta la persona a tradire il partner? Ecco la spiegazione. Durante il lockdown, diversi siti internet come “tradimenti.it”, “gleen.com” hanno visto un esponenziale aumento dell’iscrizione di uomini e donne sul proprio portale.
Questo evento non è solo un atto in preda all’emotività, è necessario prendersi del tempo per iscriversi, richiede una capacità di allontanarsi senza insospettire, ricavarsi uno spazio. Perciò cos’è che porta la persona a tradire il partner?
Facciamo un passo indietro: cos’è che porta la persona a tradire il partner? Ecco la spiegazione
Il tradimento è una dinamica relazionale che può interessare diversi rapporti come le amicizie, i fidanzamenti, i matrimoni. Solitamente per poterlo attuare è necessario che si inserisca un terzo “negativo” che anziché rinforzare la relazione di coppia la danneggia. Il terzo, può assumere diverse forme! E’ errato pensare che il tradimento sia solo quello del coniuge con l’amante, perché il terzo può essere anche il lavoro, un figlio, qualcosa che improvvisamente torna a farci battere forte il cuore, per il quale siamo spesso disposti a mettere la relazione con il partner (o l’amico) in secondo piano.
Etimologicamente la parola tradire significa “dare ai nemici”: non dare più all’ amico, al partner, ma a qualcuno che è fuori da quella relazione, che può rappresentare il nemico della nostra relazione.
Perché si tradisce?
Possono essere diverse le cause ed i motivi, ma porsi questa domanda è il primo passo per comprendere cosa sta accadendo nella relazione con il nostro partner. Se senti il desiderio di tradire o già lo fai, un motivo c’è ed è partendo da come ti senti nella relazione di coppia che puoi iniziare a tracciare un percorso che ti porta a comprendere quali aspetti di questa nuova persona ti attraggono, quali tuoi bisogni può soddisfare il terzo, perché può soddisfarli.
Quando si è maggiormente a rischio?
Quando lo spazio emotivo ed intimo della coppia è messo alla prova da particolari eventi della vita o da fasi di sviluppo delicate come ad esempio l’adolescenza dei figli, la malattia e la morte dei genitori, incidenti o fallimenti lavorativi imprevisti. Tutto ciò può mettere a rischio il patto, spesso inconsapevole, che ha fatto unire i partner. Non avendo consapevolezza di ciò che ci ha unito all’ altro, come ci si può prendere cura della relazione? In questa condizione il rischio di tradire aumenta.
Come si può riconoscere la minaccia del patto?
Si inizia a percepire in presenza del partner un senso di malessere, delusione e smarrimento. Più tali sensazioni vengono trascurate, più possono ingigantirsi, allontanandoti dal partner.
Nel libro di Andolfi M. e Mascellani A. vengono individuati diversi tipi di tradimento, come dicevo prima è errato pensare che il partner si tradisca solo con un amante, ma scelgo di soffermarmi sulla situazione di tradimento che più spinge verso la separazione: la relazione extraconiugale.
È il tipo di tradimento più eclatante, perché qualora venisse scoperto, oltre a infrangere il patto implicito tra i partner, rompe anche il patto ufficiale, quello legato agli aspetti “sociali” di impegno reciproco, fiducia, stabilità, correttezza.
Il partner “traditore” sperimenta il senso di colpa, il “tradito” si sente umiliato, fa molta difficoltà a concentrarsi sul significato del tradimento, spostando le colpe sul terzo “l’amante” che si è introdotto nella propria vita. “L’amante” non rappresenta solo il desiderio sessuale o di intimità del partner traditore, ma anche il bisogno di interrompere una routine coniugale che non riesce più a rinnovarsi, in cui i partner non riescono ad esprimere il proprio disagio e a riconoscerlo. Si innescano circuiti di rabbia, tristezza, senso di colpa difficili da gestire.
Il rischio è di farsi sopraffare da queste emozioni oppure tendere ad ignorarle lasciando che lavorino dentro di noi, contagiando anche i contesti vicini alla coppia, come i figli, le famiglie d’origine, gli amici. Insomma, una matassa così fitta, che l’unica soluzione possibile sembra essere la separazione. Eppure, siamo testimoni di separazioni conflittuali avvenute a seguito della scoperta di un tradimento, che anche a distanza di molti anni continuano ad alimentare quei circuiti emotivi di prima, e di fatto non permettono ai partner di ricostruirsi una vita serena.
Cos’è che porta la persona a tradire il partner? Ecco la spiegazione: cosa fare?
L’istinto ci potrebbe aver fatto allontanare il partner “traditore” o come “traditori” potremmo sentirci spaccati tra le due relazioni, al punto tale da lasciare il partner/coniuge, senza sperimentare davvero quel sollievo che ci aspettavamo, anzi ci sembra di essere sempre più incastrati nel senso di colpa.
Non esistono ricette per questa soluzione, diffidate dagli articoli che dicono “tradisci? Ecco 5 regole per non farti scoprire”.
Qui dirò una cosa che farà storcere il naso ma che sicuramente è la strategia più efficace: chiedi aiuto ad un esperto!
Cos’è che porta la persona a tradire il partner? Ecco la spiegazione
Non vuoi il terapeuta?
Chiedi aiuto al tuo stesso partner, assumiti la responsabilità di ciò che accade o delle tue sensazioni, senza inciampare in sensi di colpa o nel sentirti troppo fantasioso/a se sospetti un tradimento. Se tu stai soffrendo, è probabile che anche lui stia soffrendo e nel confronto è possibile riuscire ad individuare quale sia il problema che vive nella vostra relazione.
Bibliografia
- Andolfi, M. – Mascellani, A. (2019) Intimità di coppia e trame familiari. Raffaello Cortina, Milano.
- Scabini, E. – Cigoli, V. (2000) Il famigliare. Legami, simboli e transizioni. Raffaello Cortina, Milano.
Dott.ssa Emilia Morelli
Psicologa Psicoterapeuta in formazione
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