Anche se sempre più persone si preoccupano della propria salute mentale, la depressione maggiore e è un tema ancora avvolto da molta confusione clinica. In questo articolo ci soffermiamo su questo disturbo per fornire una maggiore comprensione delle sue cause e del suo possibile trattamento.
Cosa è la depressione maggiore
La depressione maggiore, nota anche come depressione endogena o unipolare, è un disturbo psichiatrico caratterizzato da un forte calo dell’umore per almeno due settimane di seguito (il DSM riporta tutti i criteri nel dettaglio).
Questa condizione può compromettere le relazioni personali, la produttività a lavoro e la salute generica, in quanto aumenta il rischio di incorrere in altre malattie, tra cui ad esempio l’obesità.
Si stima che la depressione maggiore colpisca circa il 6% della popolazione mondiale, principalmente donne. L’età media di insorgenza è intorno ai 25 anni e l’incidenza si concentra tra la tarda adolescenza e i 40 anni.
Sintomi della depressione maggiore
Secondo il DSM-5 la depressione maggiore andrebbe diagnosticata se sono presenti almeno 5 dei seguenti sintomi su base quotidiana e per più di due settimane:
- tristezza persistente, senso di vuoto e mancanza di speranza;
- perdita di interesse e piacere nelle attività quotidiane (anedonia o apatia);
- cambiamenti nell’appetito o nel peso corporeo;
- agitazione o rallentamento psicomotorio;
- stanchezza cronica e perdita di energia;
- sensi di colpa e/o inutilità eccessivi o inappropriati;
- grande difficoltà a concentrarsi e/o a prendere decisioni;
- pensieri di morte ricorrenti e comportamenti suicidari.
Tuttavia, altri possibili sintomi associati alla depressione maggiore sono:
- disturbi d’ansia (es. attacchi di panico o preoccupazioni persistenti);
- disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia);
- disturbi psicosomatici (es. cefalee, mal di stomaco, mal di schiena, dolori muscolari, ecc.);
- tendenza all’isolamento e alla sedentarietà;
- scarsa cura di sé.
Cause della depressione maggiore
Oggigiorno si ritiene che la depressione maggiore non scaturisca da una causa singola, ma da una combinazione di diversi fattori, che possono essere suddivisi in tre categorie principali: fattori biologici, psicologici e ambientali.
Per quanto riguarda le cause biologiche, è stato dimostrato che disfunzioni neurochimiche nel cervello che influenzano i neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina possano aumentare la vulnerabilità al disturbo.
Vi sono poi alcuni fattori psicologici, come la bassa autostima e i traumi infantili, che contribuiscono allo sviluppo dei sintomi depressivi.
Infine, per quanto riguarda le cause ambientali, questo disturbo si riscontra spesso in seguito all’abuso di sostanze come alcol, droghe o farmaci o come reazione ad eventi tramatici o stressanti della vita del paziente, quali ad esempio:
- abusi fisici,
- morte di persone care,
- divorzi o separazioni,
- disoccupazione o insicurezza finanziaria,
- isolamento sociale o perdita di amicizie strette,
- mobbing al lavoro o bullismo a scuola,
- malattie gravi o croniche.
Come si cura la depressione maggiore
Se si sospetta di soffrire di depressione maggiore, è importante rivolgersi a un professionista per ricevere la diagnosi e iniziare il prima possibile il percorso per guarire dal disturbo.
Il trattamento più efficace per la depressione maggiore consiste in una combinazione di terapie farmacologiche (in casi importanti) e soprattutto psicologiche.
I medici possono prescrivere ai pazienti dei farmaci antidepressivi, che sono fondamentali soprattutto per le forme più gravi di depressione. Queste medicine agiscono inibendo la ricaptazione della serotonina, con effetti che si manifestano solitamente dopo 2-3 settimane dall’inizio della terapia. Tuttavia, possono anche causare effetti collaterali che tendono a diminuire con il tempo.
La psicoterapia agisce invece sui modelli di pensiero negativi che la persona depressa produce su di sé e sul mondo. Il professionista aiuta il paziente a sviluppare strategie di coping e migliorare la propria capacità di gestire le emozioni. Questo approccio consente mira inoltre a modificare il comportamento quotidiano del paziente, promuovendo gradualmente attività e interazioni sociali per contrastare l’inattività e l’isolamento provocati dalla depressione.